Beirut, la dottrina Dahiyah: morte e distruzione senza proporzione
Roberto Dal Bosco
07 Agosto 2020
Lo stato di emergenza di due settimane è stato annunciato nella capitale libanese, che è stata dichiarata zona di disastro.
Le due grandi esplosioni nel distretto portuale di Beirut il 4 agosto possono essere il nuovo 11 settembre, un mistero prodromico di morte e distruzione su scala massiva.
Si stima che 300.000 persone siano state sfollate, mentre centinaia sarebbero disperse. Dalle fotografie sembra che metà del porto, uno dei più trafficati del Mediterraneo, sia andato distrutto – sono stati soprattutto distrutti i granai con le riserve cerealicole del piccolo Paese mediterraneo. Chi teme la carestia, quindi, non ha tutti i torti – l’alternativa sono pesanti aiuti stranieri, perfino sul piano del cibo.
Il segretario generale del partito libanese Kataeb Nazar Najarian è stato ucciso nell’esplosione; Kataeb è l’attuale …
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