
La caduta di Casa Ligresti. E La Russa. E Santanchè
18 Luglio 2013
Per qualche motivo a noi ignoto, i media non ritengono opportuno associare la parola «Ligresti» alla parola «Mafia». E non lo faremo nemmeno noi. Ci limitiamo a rallegrarci dell’arresto dell’intera famiglia, che a quanto pare stava per filarsela avendo svuotato un suo conto lussemburghese di 14 milioni: è un sollievo per tutta Milano, la fine di «un tumore» (come dice Staiti di Cuddia).
Ci limitiamo a sottolineare lo stile di Salvatore Ligresti come «imprenditore e capitalista» italiota. Uno stile, se possiamo osare, prettamente siculo. Nel senso che, accaparratisi delle società assicurative serie e solide, quotate in Borsa, la Famiglia le ha trattate come «cosa nostra»: ossia non appartenente anche agli azionisti e risparmiatori minori, ma solo sua. E come le ha trattate? Semplicemente spogliandole, saccheggiandole fino all’osso. …
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