Vulgus vult decipi, ergo decipiatur
Fabio de Fina
30 Agosto 2006
Nel numero del 30 agosto 2006 di «Chi», rivista gossip edita da Mondadori, c’è un servizio sulle vacanze di Prodi. A parte le solite immagini oleografiche di Prodi che fa footing, che sfreccia come Pantani su una bici da corsa, che accarezza una tartaruga, che gonfia a fiato un salvagente presumibilmente di un nipotino, quello che impressiona è il quadro assolutamente demagogico del servizio.
La scelta della località, Castiglione della Pescaia (Grosseto), definita nell’articolo nazionalpopolare, l’alloggio [uno squallido bungalow, che sembra una rimessa per attrezzi da giardinaggio, senza un filo di erba attorno], l’«ufficio estivo», [un tavolino di legno, fuori dal bungalow, con computer e numerosi giornali], Prodi che va a fare la spesa da un fruttivendolo con la moglie (una massaia sovietica?) e poi esce con i sacchetti, …
(L’articolo è disponibile previo sostegno)