Ci vuole coraggio (ma soprattutto fede)
29 Maggio 2018
La situazione politica dell’Italia (e di riflesso dell’Europa) è più che assurda: è propriamente finale. “I mercati, intimano da Bruxelles – lo avrete letto – insegnino ora agli italiani come votare”.
Ma questi italiani – noi – hanno già votato. Il voto espresso, valido e democraticissimo, evidentemente però non serve a nulla. Ovviamente non piace, non è quello desiderato. L’Italia non è l’Ungheria, non è la Polonia e non è nemmeno l’Austria. Anzi, il nostro Paese, giacché molti se lo sono scordato, è il Paese dell’unica Chiesa di Dio, e pertanto ed anche in questo senso, questa terra non è come tutte le altre. Non deve fuggire, non deve rappresentare una sorta di piccolo, primo esempio di implicita ribellione. Perché, ricordiamo anche questo, i politicanti, quasi sempre servi dei banchieri, sono …
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