Quel che passa il convento
Klaus Foresti
03 Giugno 2018
Il fatto che l’Italia, dopo una normale consultazione elettorale di fine legislatura, abbia rischiato ancora una volta di vedersi affibbiare dal presidente della Repubblica un Governo tecnico o comunque non eletto su preclusioni dettate da Bruxelles e dei suoi scagnozzi di sinistra, deve finalmente far capire qual è la vera posta in gioco.
I timori dell’establishment, riguardo al pericolo di una affermazione dei sovranismi e dei nazionalismi in Europa, sono rivolti non alla salvaguardia dell’economia di questo o quel Paese, né tantomeno a quella dei suoi abitanti o a quella dell’Europa così come la vediamo, bensì a quella di un progetto globale ben più complesso la cui programmazione viene da lontano ed attraversa — carica di menzogne — il XX secolo.
A questo proposito leggiamo cosa ha scritto uno dei nostri più acclamati “Padri …
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