
Da Evola a Fini attraverso Luciano Gaucci
alessandro traettA
03 Novembre 2011
Julius Evola fu un pensatore eclettico: sul versante politico coniugava le idee dell’avanguardia neohegeliana con i miti della rivoluzione conservatrice, sul versante sapienziale componeva le allucinate fantasticherie di Tristan Tzara (1) con i frammenti teosofici ritagliati dalle dottrine della visionaria Helena Blawatskaja e con le elucubrazioni del sedicente vescovo gnostico René Guénon (2). L’incontro di Evola con i cosiddetti figli del sole, i più audaci innovatori della cultura fascista, dunque, non poteva attuarsi se non a prezzo di un pesante malinteso. Dalla sbrigativa identificazione dell’antifascismo democristiano con la dottrina cattolica ebbe, infatti, origine l’adesione dei giovani neofascisti alle tesi neopagane soggiacenti …
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