
Obama, film di spie e demòni
12 Novembre 2012
Che bella favola. Che film. Il tutto poi, a ridosso di Halloween, con tutto il mondo mascherato in modo truculento e felice. È il tripudio globale. Sui social network e sui teleschermi, è festa grande per la rielezione dell’hawaiano-kenyota. Un film fatto di abbracci e lacrime, coriandoli e masse festanti. A dire il vero, qualcosa, in questa estenuante euforia collettanea, non torna. Molte delle persone che si dicono pubblicamente sollevate per la vittoria di Obama in realtà sono solitamente afflitte dal classico antiamericanismo che larga parte della nostra società ha ereditato dall’egemonia culturale della sinistra. Pare che in questo caso i festanti siano dimentichi del fatto che il moretto premio Nobel per la pace alla realtà dei fatti continua a mantenere i suoi soldati sparsi per tutto il pianeta; si avventura in un assassinio come quello di Bin Laden che è un …
(L’articolo è disponibile previo sostegno)