
Ruanda 1994: ventennale di un altro genocidio americano
Luciano Garofoli
25 Aprile 2014
Vent’anni fa fu scritta una delle pagine più degradanti e più infami della storia dell’umanità. Per questo genocidio nessuno versa lagrime o indìce commemorazioni solenni e piene di sdegno per i diritti umani violati, o per ricordare, con la solita retorica, le quasi ottocentomila vittime massacrate in nome di un solo ferocissimo e disumano odio tribale.
Le ragioni per cui nessuno verserà una lagrima sono molteplici, alcune davvero imbarazzanti e sgradevoli da portare alla luce; per cui nessuno scriverà una riga sui «grandi e democraticissimi» giornali ultraliberal. I giornalisti pigri continueranno a spacciare al pubblico una storia obsoleta; quanto a quelli «militanti», seguiranno imperterriti a conformare i loro articoli alle veline che saranno loro recapitate direttamente in redazione dagli agenti di Kigali.
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(L’articolo è disponibile previo sostegno)