Mica facile liberarci dei nostri Ben Ali
Maurizio Blondet
17 Gennaio 2011
Quante lezioni anche per noi dalla rivolta tunisina.
La prima: ci ha colto di sorpresa, perchè non rientra nello schema propagandistico impostoci (sappiamo da chi) su qualunque realtà islamica. Dov’è, dov’è Al Qaeda? Ogni sommossa non può essere che manifestazione di jihadismo, o ispirata dall’integralismo. Invece ci si è accorti che in Tunisia (e dovunque nel Nordafrica) esiste un grave problema sociale: quello di una demografia impetuosa che ha riempito i Paesi di giovani senza lavoro, anche quando sono istruiti. E che ne hanno le tasche piene dei regimi disonesti, che richiamano la loro legittimità a lotte di liberazione che non hanno alcun significato per chi ha meno di 20 anni.
In Tunisia nulla è cominciato dal grido dei minareti. Tutto, a quanto pare, dal suicidio di un giovane diplomato a cui la Polizia aveva sequestrato la bancarella …
(L’articolo è disponibile previo sostegno)