
Mumbai: due gruppi?
Maurizio Blondet
30 Novembre 2008
«Due giovani dall’aria vivace, vestiti di nero, stranieri di aspetto, di pelle chiara»: così Pappu Mishra, il padrone del caffè della stazione ferroviaria Chattrapati Shivaji, ha descritto i due che si sono messi a sparare nel suo bar con i kalashnikov. Erano coordinati, stavano attenti a non finire i caricatori insieme: quando uno innestava il caricatore nuovo, l’altro sparava.
Al Leopold Cafè, un testimone oculare di nome Gaffar Abdul Amir (un iracheno di Baghdad), ha visto almeno due uomini che hanno cominciato a sparare da fuori del locale: «Non sembravano indiani, sembravano stranieri. Uno, mi pare, aveva capelli biondi. L’altro una pettinatura punk. Erano ben vestiti».
Altri testimoni - ascoltati dalla BBC (1) - hanno parlato di quegli uomini che «sono entrati nel caffè, hanno bevuto delle birre, pagato il conto e sono usciti. Poi hanno pescato le armi dai loro borsoni e si sono …
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