E Pechino smentì…
Maurizio Blondet
08 Aprile 2010
«La Cina ha detto sì a sanzioni paralizzanti contro l’Iran», esultava Le Monde il primo aprile: «Il sì cinese è stato ottenuto la sera del 31 marzo, su pressioni di Russia, Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna e Francia».
Sembrava una notizia certa: simili frasi trionfali sono apparse lo stesso giorno su Haaretz, il Jerusalem Post e i grandi media euro-americani in accompagnamento al coro. La Cina, il cui voto è necessario (è membro del Consiglio di Sicurezza) per legittimare le sanzioni come le vuole Sion – cioè proprio «invalidanti» (crippling) – aveva finalmente ceduto a mesi di pressioni di Obama. Era l’ultimo ostacolo rimasto: Mosca aveva già ceduto due settimane prima, in un incontro fra Putin e Hillary Clinton, e dopo la visita di Netanyahu. Il ministro degli Esteri Lavrov aveva detto che sanzioni sono «a volte inevitabili», citando …
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