Il libro viene esaltato su tutti i giornali ebraici o fil-semiti americani (ossia tutti), e si capisce il perché fin dal titolo: «The Jewish Century», «Il secolo ebraico». (1)
La tesi è: l’ebraismo ha vinto e possiede il mondo.
Ha vinto nel senso più profondo: perché ha emarginato l’economia reale e l’ha assoggettata come mai prima alla finanza e alla speculazione, perché è «globale» ed ha cancellato le frontiere, perché è «laicista» ed ha dissolto ogni sacrum.
Il secolo è ebraico perché per non finirci in miseria bisogna accettare, come dice l’autore, di darsi «alla mobilità, alla razionalità dialettica, all’agitazione perpetua, allo sradicamento, al superamento dei confini, alla manipolazione dei simboli anziché alla coltivazione dei …