Succede che uno, mentre si prepara ad andare in vacanza per qualche giorno, peschi dagli scaffali un vecchio libro da rileggere e scopra, con suo stupore, che è attualissimo.
Il libro di cui parlo è stato pubblicato nel 1980.
Ne è autore il filosofo Vittorio Mathieu, e il titolo è: «Cancro in Occidente».
Il sottotitolo, «Le rovine del giacobinismo», penso basti a spiegare perché Mathieu non sia un filosofo citato nei giornali né nei salotti.
Il giacobinismo, sotto sempre nuove forme, impera, e non tollera critici.
Quando un libro vecchio di 30 anni resta «attuale», ciò significa che i problemi che pone sono ancora tra noi, e non sono stati non dico risolti, ma nemmeno affrontati.
E questa è una tragedia italiana: ma d’altra parte rende più facile il compito di chi, come il sottoscritto, è un semplice divulgatore.
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