
Darwin trema, arriva il superuomo giudaico
13 Settembre 2015
È imbarazzante constatare che, quando per una volta i media scrivono «homo» senza significare «omosessuale», si stia in realtà parlando di una scimmia morta.
Il lettore avrà difatti visto le prime pagine sull’«homo naledi», le strombazzatissime ossa trovate da National Geographic in una caverna sudafricana che, hanno urlato i giornaloni, rafforzerebbe la teoria dell’evoluzione umana. «Complessivamente, Homo naledi appare come una delle specie più primitive del genere Homo», scrive John Hawks della University of Wisconsin-Madison, uno degli autori dell’articolo.
La bestia di cui sono stati trovati i fossili avrebbe «alcune caratteristiche sorprendentemente umane, tali appunto da farlo ricomprendere nel genere cui apparteniamo anche noi. Aveva un cervello minuscolo, più o meno delle dimensioni di un’arancia, …
(L’articolo è disponibile previo sostegno)