L’euro: eravamo nella bara, ora Berlino ha inchiodato il coperchio
23 Gennaio 2015
Qualche lettore mi chiede perché non commento il quantitative easing. Perché sono stufo, e mi vergogno come italiano, di come questo Paese di furbi diventa un idiota collettivo sulla scena internazionale. Un pirlone che sì fa infinocchiare, come un villano alla fiera dai venditori di olio di serpente.
Fingendo di accettare di malavoglia e come altezzosa concessione il quantitative easing, i tedeschi si sono assicurati tutti i vantaggi, svincolandosi da tutti gli obblighi.
Riprendo da Rebuffo, che spesso lo fa dai miei pezzi: del QE, «lo scopo non dichiarato è riportare in casa dei paesi periferici il rischio sovrano. L’80% dei bond acquistati dalla BCE rimarranno nei bilanci e a carico delle rispettive banche centrali, di tutti i paesi. Il che avrà un effetto ovvio, ovvero che la percentuale di titoli domestici detenuto da ciascuno stato …
(L’articolo è disponibile previo sostegno)