Tutti nella superbanca cinese. Gli svizzeri, da invitati
24 Marzo 2015
È stata tutta una corsa, una gara. Con sgomento dispetto e incredulità di Washington, tutti i suoi alleati si son precipitati ad entrare nella Banca Asiatica di Investimento e Infrastrutture (BAII) creata da Pechino: Germania, Francia, (incredibile) Italia, e persino il Regno Unito . Il Governo americano ha «privatamente» rimproverato Londra per questo tradimento. Pubblicamente o quasi, ha espresso il dubbio che Stati non appartenenti al G-7 (ossia al Regno del Bene globale) siano capaci di operare prestiti e investimenti «secondo gli standard appropriati» specie sul piano «della protezione sociale» e «dell’ambiente» (siete pregati di non ridere: la predica viene dal Paese del fracking, degli OGM Monsanto e del più alto numero di detenuti al mondo, dove il carcere è stato chiamato ‘la cassa integrazione dei negri’).
L’effetto di questo …
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