
Varoufakis, videogame antieuro made in Soros
08 Luglio 2015
Le dimissioni di Yannis Varoufakis hanno preso di sorpresa un po’ tutti. Prima del voto di domenica, il centauro, come lo avevano soprannominato i giornali avidi di foto finto-casual in sella al suo motociclo, aveva dichiarato che sì, si sarebbe dimesso, ma se avesse vinto il nai, cioè – al contrario di quanto avvenuto – il sì alle condizioni dell’Europa. Il trionfo dello tsiprasismo ha invece prodotto l’effetto opposto. Via il ministro rude – questo disprezzo calcolato della cravatta – che con una faccia da mafioso russo e un borioso sorriso finito su tutte le prime pagine, maltratta i burocrati bruxelliti, li fa impazzire, li spinge persino ad insultarlo.
Diciamo che Varoufakis, autodefinentesi con il calzante pseudo-ossimoro di «marxista-libertario», era divenuto uno dei principali eroi di questa tragedia greca, un semidio dell…
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