
La chiesa del dialogo e i suoi uomini di mondo
24 Luglio 2015
L’orizzonte più alto e nobile contemplato dai cattolici del terzo millennio è quello del dialogo. Funzionale al raggiungimento di una sintesi in un punto di incontro, quale che sia. Sia esso pure un minimo comun denominatore.
La dialettica democratica dove ogni opinione ha sulla carta pari cittadinanza – ma poi, siccome in democrazia la maggioranza vince, a prevalere è il potente di turno che dispone dell’apparato e della propaganda di regime – ha inghiottito le categorie veritative, deposte in naftalina dentro il cassetto dei ricordi insieme alle cose belle di un tempo persino da chi dovrebbe essere il loro custode per vocazione, o almeno per mestiere.
In parallelo, si è insinuata la pericolosissima convinzione che tutto ciò che esiste contiene in sé anche la propria giustificazione e merita quindi di essere accettato e anche riconosciuto …
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