
Il subdolo progetto della setta maledetta
Alfonso Marzocco
26 Febbraio 2019
Il primo papa a parlare del complotto contro la Chiesa fu Felice III (483-492) che affermò: «Non resistere all’errore è approvarlo […] La verità che non viene difesa è tradita […] Non si è esenti da colpa in fatto di società segrete, allorché si omette di evitare una evidente cattiva azione”» (citato da Papa Leone XIII, nell’enciclica “Inimica vis, Lettera ai Vescovi italiani” dell’8 dicembre 1892).
Papa Paolo II (1464-1471) addirittura li arrestò i settari. Infatti, avendo rinnovato il collegio degli abbreviatori della cancelleria, gli espulsi, inveleniti, si riunivano nelle catacombe, formando una società che chiamarono “Accademia romana” e cospiravano contro il Papa. Nel 1468 la polizia papalina operò molti arresti tra questi “accademici” perché aveva scoperto che complottavano per assassinare il papa e …
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