Il «tempio» degli ebrei e il «tempo» dei gentili
26 Luglio 2015
Poche ore fa si sono registrati nuovi, gravi disordini sulla spianta delle Moschee, un fazzoletto di terra che a ragione è stato più volte definito uno dei luoghi più esplosivi e potenzialmente pericolosi del pianeta.
Il motivo di questi disordini è fin troppo chiaro. Ogni anno difatti, durante il mese ebraico di Av – 30 giorni a cavallo tra luglio ed agosto – si moltiplicano le preghiere per la distruzione delle Moschee presenti sulla spianata. Nel nono giorno di Av (Tisha BeAv), che cade oggi (26 luglio), gli ebrei ricordano la distruzione del Primo e del Secondo Tempio con un digiuno di oltre 24 ore.
Secondo l’usanza lubavitcher, «il giorno di Tishà Be-Av tutti gli ebrei adulti hanno l’obbligo di digiunare: i maschi a partire dai tredici anni di età, mentre … (L’articolo è disponibile previo sostegno)