
Genius loci
14 Ottobre 2008
Le correnti new age (ecologiste) che sposano una visione olistica, sostanzialmente pagana ed «orientaleggiante», sostengono l’esistenza di concentrazioni energetiche localizzate, in prossimità di taluni luoghi fisici (in realtà di ogni posto fisico).
Numerosi sono gli esempi che si guadagnano la ribalta di cronache e documentari: uno su tutti, Stonehenge.
Quest’approccio ideologico trova radici presso le convinzioni dell’antichità, che amavano - in barba ad ogni filosofia atea (frutto soltanto del delirio del pensiero moderno) - individuare la sacralità di ciascun luogo fisico, geograficamente individuato, collegandola ad un particolare «genius loci», appunto; si tratta di una sorta di divinità minore, la cui presenza per essere feconda e propizia, doveva riscontrare una specie di corrispondenza affettiva ed esistenziale.
Assorbire l’anima del «sito» che resta permeato …
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