
Verso il paradigma iperbestialista
05 Novembre 2012
È notizia di qualche settimana fa. In and Out of Love, la più recente «opera d’arte» dell‘«artista» Damien Hirst è stata pesantemente contestata da gruppi organizzati. Considerata l’intrinseca negatività e inutilità dell’arte contemporanea, sarebbe quasi da dargli man forte: ogni attacco al mondo che gravita intorno alla nuova arte (speculatori, arrampicatori sociali, mogli di miliardari, intellettuali onanisti invertiti e falliti) è cosa buona e giusta. La guarigione del mondo, a nostro modesto parere, inizierà anche da lì: dall’espulsione dei parassiti estetici che impediscono al creato di guardarsi allo specchio e sentirsi opera di Dio.
Il Corriere ha così descritto la situazione: «L’installazione (‘In and out of Love’) consisteva in due camere senza finestre, in cui si dibattevano farfalle vere e che i visitatori potevano ammirare dal …
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