
Lotta contro l’inferno. Ora.
29 Aprile 2013
L’orrore infinito di Philadelphia
Il bambino nuotava. Questa la rivoltante confessione di una delle complici: il bambino appena venuto e nel mondo e gettato nel water, cominciò a nuotare.
«Lei ha mai visto questi bambini muoversi?» ha chiesto durante il processo il Prosecutor Joanne Pescatore. «Sì, una volta, nella toilette» ha detto Karima Cross, un tempo collaboratrice della clinica abortista di Kermit Gosnell, l’imputato. «Il bambino stava come nuotando... Basically, trying to get out» (1). Fondamentalmente, cercava di uscire. Lottava per la sua vita, prima che tirassero lo sciacquone che lo spedisse giù per un tubo e quindi dentro le fogne della città.
L’immagine non è neppure …
(L’articolo è disponibile previo sostegno)