
Omicidi per maleducazione
13 Maggio 2013
Quando le donne militanti tirano fuori il termine «femminicidio», fanno ideologia di una tragedia: le donne sarebbero uccise «in quanto donne», eccetera (1). «Omicidi di donne» non basta alle femministe, perché la parola contiene il termine «uomo», e la neo-ideologia del «gender» nega appunto che «le donne» siano «uomini», legate al comune destino. Come sempre, la riduzione ideologica storce la verità, ne ignora la misura esatta, consente una falsa coscienza generale che si acquieta (e si contenta) del «politicamente corretto». Quando ci si dichiara contro il femminicidio, ci si situa dalla parte del Progresso, del bene e dell’apertura mentale, con poco sforzo. Con la stessa poca fatica con cui si vieta di usare la parola «negro» o «finocchio», imponendo «afro» o «gay». E si è d’incanto …
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