
La dittatura del relativismo, in pratica
04 Giugno 2013
Lezione di catechismo. Un ragazzino chiede alla catechista, una signora volontaria in età: «Ho uno zio omosessuale; può fare la Comunione?». Un po’ interdetta, la signora risponde che no, e cerca di dire che occorre essere in stato di grazia, e il peccato omosessuale abituale, se non ci se ne pente, rende la Comunione sacrilega. Nasce, come al solito in casi come questi, una piccola discussione, ci sono i pro e i contro. Accade a Segrate, quartiere di semi-lusso della cintura di Milano.
Ebbene: questo fatterello è stato ritenuto degno di attenzione e di scandalo, nientemeno, da La Repubblica, il gran quotidiano della borghesia illuminata. Nelle pagine milanesi, La Repubblica spara il titolo: «L’omosessualità è una malattia. Bufera sulla catechista di Segrate». La «bufera» è in un bicchier d’acqua, ma il …
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