
Omofobia: la trappola dell’anti-anti
Andrea Cavalleri
24 Settembre 2013
L’attuale discussione di una legge contro l’omofobia, ci impone di ripassare alcuni concetti a riguardo, traendone l’occasione per una riflessione più ampia di natura politico-giuridica.
Innanzitutto, per sgombrare il campo da equivoci, va detto subito che, a rigor di logica, l’omofobia è solo ed esclusivamente un reato d’opinione. Chi immaginasse che il reato di omofobia possa servire come deterrente contro violenze o ingiustizie nei confronti degli omosessuali, o come difesa della loro onorabilità, si sbaglia di grosso. A questo provvede già ampiamente la legislazione comune, che prevede reati contro la persona, la sua diffamazione e anche le aggravanti (motivi futili e abietti) qualora tali reati siano perpetrati con lo specifico movente di colpire un omosessuale in quanto tale. Neppure si può invocare un freno a chi istigasse la persecuzione degli …
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