
Del trionfo del surrealismo zingaro. E di altro che non si può dire
24 Agosto 2015
Finalmente qualche giornale italiano lo ha scritto, anche se sospettiamo che l’ebete collettivo – passata la prima fase di indignazione pavloviana su media e social («ennesimo schifo di Mafia Capitale!»), e la seconda di odio contro la Chiesa («hanno negato il funerale a Welby e lo fanno per il boss!») – si sia forse perso il momento in cui è emersa la verità: “mafioso” – nel senso di «criminale organizzato» – Casamonica certo lo era. Ma la sua vera essenza, e quella del suo funerale surrealista (carrozze modello Cenerentola, mega-banda di fiati guidata da un ex carabiniere, striscioni con frasi dementi, petali lanciati da un elicottero lasciato libero di svolazzare per Roma) è, più di ogni altra cosa, un’altra: quella di zingaro.
Con un po’ di ritardo, dopo l’ennesima confusa manipolazione politica (scandalo! Ma non …
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