Benedetto Croce, la storia d’Italia e l’imboscato della storia
Valentino Quintana
07 Febbraio 2011
Il 25 maggio del 1929, a seguito del Concordato tra Chiesa e Regno d’Italia, stipulato l’11 febbraio 1929, seguì una discussione parlamentare, durante la quale il senatore Benedetto Croce non poteva che affermarsi contrario. Egli, sostenne il carattere estremamente liberale del Risorgimento, la libertà garantita alla Chiesa nell’ambito dello Stato, e concluse che il Concordato era da giudicarsi secondo il detto che “Parigi val bene una Messa”. Benito Mussolini, capo del governo, replicò con un discorso molto ampolloso, negando che dal 1870 si fosse stabilito un equilibrio tra Stato e Chiesa, come avrebbe asserito il Croce. Il tratto più marcato del discorso, tuttavia, che ancor oggi stimola la riflessione storica, soprattutto sulle vere intenzioni nella sibillina frase mussoliniana, è questo:
«Tutto ciò mi fa ricordare l’epoca della …
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