
La liberazione di Mussolini sul Gran Sasso d’Italia
Alberto Bertotto
27 Agosto 2008
Appena appresa la notizia dell’arresto di Mussolini, avvenuto a Roma, nella residenza estiva del re Vittorio Emanuele III (villa Savoia o villa Ada), il 25 luglio del 1943 alle 5 del pomeriggio, il subitaneo pensiero di Adolf Hitler, la sera del giorno stesso, è stato quello di elaborare un piano per liberare il suo alleato italiano: ventiquattro ore dopo giunge al Quartier Generale di Hitler, la «Tana del lupo» a Rastenburg (la odierna Ketrzyn, nella Polonia nord-orientale), il capitano delle «truppe speciali» (un nucleo delle SS) Otto Skorzeny.
La cosiddetta «Tana del lupo» era stata costruita in vista dell’attacco alla Russia e la scelta era caduta su quel posto non solo per la sua vicinanza con il confine sovietico, ma anche per la sua natura aspra e difficilmente accessibile, circondata com’era da laghi e da paludi ed immersa nella tetra foresta di Gierloz.
Il Quartier Generale di Rastenburg, …
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