
L’arresto di Mussolini a villa Savoia e la sua prigionia a Ponza
Alberto Bertotto
17 Settembre 2008
Com’è noto il duce si è recato a villa Savoia, residenza estiva del sovrano, il 25 luglio del 1943, per notificargli quanto era avvenuto la sera precedente durante la riunione del Gran Consiglio del fascismo, una riunione nella quale Mussolini era stato messo in minoranza dal voto espresso da 19 gerarchi fascisti capeggiati dal «fedele disubbidiente» Dino Grandi e dai suoi manutengoli Giuseppe Bottai, Luigi Federzoni e Galeazzo Ciano, genero del leader fascista.
Terminato il colloquio che ha sancito la fine della dittatura, il re, dopo averlo esautorato dal ruolo di capo del Governo (al suo posto ha nominato il Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio), accompagna fuori dalla villa Mussolini, il quale, senza proferire una parola, riconsegna la borsa al suo segretario Nicola De Cesare che l’aveva atteso in anticamera.
I tre si avviano all’uscita e, sotto il pronao che sormonta l’ingresso dell’edificio, …
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