
25 luglio 1943: la caduta del fascismo
Alberto Bertotto
15 Ottobre 2008
Mussolini: «So che mi chiederanno conto di tutto il mio operato».
La Petacci: «E tu?».
Mussolini: «Io ho pronta la documentazione di quello che erano e di che cosa sono, per ognuno di loro; ma credo che ciò non basti».
Benito Mussolini
Il 25 luglio del 1943 a Roma sono giunti contemporaneamente a maturazione due distinti complotti di Stato che si proponevano entrambi di liquidare Mussolini.
Di uno facevano parte i massimi gerarchi del fascismo, dell’altro i vertici del comando militare, ma i congiurati del primo ignoravano che ne esistesse un secondo e viceversa.
I due complotti procedevano, pertanto, appaiati, ignorandosi a vicenda.
Soltanto il re d’Italia, Vittorio Emanuele III, ne era a conoscenza e li aveva abilmente alimentati, giocando d’astuzia su due tavoli, ora incoraggiando gli uni, ora blandendo gli altri e dispensando agli uni e agli altri larvate …
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