
Fascismo e cesarismo
alessandro traettA
07 Settembre 2011
Nel 1725, a conclusione della prima stesura della Scienza Nuova, Giambattista Vico dichiarava che la monarchia popolare, costituita nella Napoli ispanica in base ai princìpi della religione cristiana, era la più conveniente ai popoli che hanno raggiunto un alto grado di sviluppo civile: «Le monarchie sono spezie di governo sommamente conforme alla natura delle idee umane spiegate» (1).
Nella seconda e definitiva edizione della Scienza Nuova, pubblicata nel 1744, quando l’Illuminismo, terminata la fase dell’incubazione, stava per spandere i suoi tossici miti per tutta l’Europa, Vico ribadiva la tesi sull’eccellenza del regime monarchico quale strumento dell’emancipazione e dell’elevazione delle plebi. Dopo aver rivelato la vera causa della resistenza oligarchica all’instaurazione …
(L’articolo è disponibile previo sostegno)