
E’ sotterrato in Italia il carteggio Churchill-Mussolini?
Alberto Bertotto
07 Febbraio 2009
Molti documenti importanti che Mussolini portava con sè al momento dell’epilogo gli sono stati confiscati dai partigiani della 52° brigata Garibaldi, quelli che lo arrestarono sulla piazza di Dongo alle 15,30 del 27 aprile 1945. Gli incartamenti erano racchiusi in tre borse di cuoio marrone. Una era stata consegnata dal duce al fratello di Claretta Petacci, Marcello, la seconda la custodiva l’ufficiale d’ordinanza del leader fascista, Vito Casalinuovo (colonnello della Guardia Nazionale Repubblicana) la terza Mussolini se la portava personalmente appresso. Tuttavia non erano questi le carte mussoliniane più scottanti (il carteggio Churchill-Mussolini?).
In un bel libro di accalorate memorie, «Il chiodo a tre punte», pubblicato nel 2003 da Gianni Iuculano Editore, la oggi ottantasettenne Elena Curti, una figlia naturale di Mussolini, ha scritto: «Mussolini salì sull’autoblinda a Menaggio (ore sei …
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