
L’oro di Dongo: The great robbery
Alberto Bertotto
20 Febbraio 2009
Un furto colossale. Una scia di sangue legata alla spartizione dell’oro di Dongo con almeno dieci morti ammazzati. Se fosse stato un giallo di ordinaria criminalità si sarebbe probabilmente giunti da tempo a una compiuta ricostruzione e alla scoperta (e condanna) dei colpevoli. Essendo, invece, un mistero in cui la criminalità s’intreccia strettamente con le ragioni della storia e della politica è più di mezzo secolo che il caso dell’oro di Dongo, denaro, assegni, lingotti e gioielli personali sequestrati a Mussolini, ai suoi gerarchi e agli ufficiali tedeschi in ritirata, si trascina senza addivenire ad una risoluzione completa. Restano oscuri importanti retroscena e manca una verità conclamata sulle singole responsabilità. La storiografia s’è impegnata poco nell’approfondimento del problema, per lo più demandando snobisticamente la materia alle indagini giornalistiche.
Non per nulla …
(L’articolo è disponibile previo sostegno)