
Franco e Mussolini
Alberto Bertotto
06 Marzo 2009
Nel 1937 la situazione politica in Europa era arrivata ad un punto critico. Le democrazie borghesi assistono alla guerra civile in Spagna dopo aver tollerato supinamente il minaccioso riarmo e la scalata al potere di Hitler e le avances dell’imperialismo italiano in Etiopia. La paura che i processi rivoluzionari e di emancipazione delle forze del lavoro si imponessero arrivava al punto di considerare un «male minore» lo sviluppo e l’affermazione della reazione, impersonata da Hitler, Mussolini, Franco e Salazar. E ciò anche se la reazione minacciava seriamente la sopravvivenza stessa della democrazia occidentale, pur nei limiti con cui essa si era storicamente espressa.
Dal discorso di Pietro Nenni, leader del Partito Socialista Italiano, del 6 febbraio 1937: «Ora voi vi siete certamente chiesti, amici italiani, perché Mussolini è dietro Franco e perché la stampa fascista schizza veleno contro il popolo di …
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