Psicoanalisi dell’ateologia ultramoderna
Piero Vassallo
21 Settembre 2009
«Fu lui che io volli scoprire: l’essere autentico, il vecchio uomo in noi, quello che il Vangelo aveva rifiutato, quello che tutto, intorno a me, libri, maestri, genitori e io stesso, ci eravamo sempre sforzati di sopprimere» André Gide, «L’immoralista».
Nel saggio «Modernità», Augusto Del Noce ha descritto il primo movimento attuato dalle filosofie immanentistiche sul cammino dell’ineluttabile regresso: «L’espunzione del soprannaturale può prendere varie forme. Mi limito qui ad accennare all’hegelismo, per cui la filosofia moderna è la filosofia cristiana, il cristianesimo che si esprime nella forma di filosofia; e il passaggio nel successivo periodo da Hegel a Nietzsche, al post - o all’anticristianesimo e in cui l’ateismo (inteso nel senso forte di scomparsa dello stesso problema di Dio) si sostituisce alla posizione del divino immanente; …
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