
«Rivoluzioni arancioni» che interessano, e quelle che non interessano più
Maurizio Blondet
22 Giugno 2013
L’Egitto non ci scalda più. Il movimento d’opposizione egiziano ha convocato una grande manifestazione per il 30 giugno: data dell’anniversario della presa di potere di Mohamed Morsi e dei Fratelli Musulmani. Saranno interessati, questa volta, i media occidentali? La piazza Tahrir tornerà ad avere l’attenzione delle loro telecamere? C’è da chiederselo, perché la resistenza popolare contro i Fratelli e i loro alleati salafiti non è cessata, anzi non fa che ampliarsi, e i tg non ne danno notizia. Si susseguono scioperi, manifestazioni pacifiche e scontri violenti con la polizia e le milizie musulmane, un po’ dappertutto, ma non si saluta ufficialmente una nuova «primavera» democratica. Eppure i manifestanti accusano i Fratelli Musulmani di aver sequestrato e tradito la rivoluzione di piazza Tahrir, rivoluzione che del resto non hanno mai …
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