
Il Complesso Sanitario-industriale. De noantri
Maurizio Blondet
20 Luglio 2013
Parto da una di quelle notizie di malversazione pubblica di cui ci è prodigo l’ottimo Sergio Rizzo del Corriere. Magari a qualcuno di voi la faccenda è già nota, non pretendo di essere originale.
La Corte dei Conti ha citato in giudizio la Casa di cura San Raffaele di Cassino – clinica privata ma convenzionata con la Regione Lazio – per aver fatto subire alle finanze pubbliche un «danno erariale» di quasi 87 milioni di euro: in vecchie lire, è bene ricordarlo, oltre 172 miliardi.
Il trucco è questo: nel 2005, la ASL (del Lazio) riconosce che la San Raffaele è diventata, per 40 dei suoi 60 posti-letto, da «Residenza sanitaria assistita» (Rsa) a «Riabilitazione alta intensità» (Rai) e «Lungodegenza alta intensità» (Lai).
Queste sigle «esistono solo nella Regione Lazio», ma consentono alla proprietà della San Raffaele …
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