
Berlusconi e l’identità nazionale
Milena Spigaglia
10 Giugno 2009
In un libro scritto durante un soggiorno di tre anni trascorso in Italia, Tobias Jones dedica un capitolo intero alla figura di Silvio Berlusconi (1).
Nel Paese che viene definito «il più visivamente acculturato di qualunque altro», in cui «l’attenzione posta nell’acquistare scarpe, tovaglie, borse e vestiti è straordinaria e, agli occhi di uno straniero, impenetrabile», in cui si avverte ovunque un «sotterraneo, indubbio senso di erotismo», che è «la logica estensione della ricerca della bellezza e dello stile», il giornalista inglese cerca di comprendere quale rilievo possa avere, per il capo del governo, possedere non solo i cosiddetti mezzi di produzione, ma qualcosa di molto più importante ai fini della propaganda politica, e cioè i «mezzi di seduzione».
La domanda è - perché …
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