Pedagogia di lassù
02 Novembre 2013
Questa vuol essere una tregua. È un omaggio a Giacinta, intrepida bambina. Riguardo la sua foto, quella che scattò ai tre ragazzini non so quale nobiluomo che disponeva di apparecchio.
I tre guardano tutti aggrottati, come facevano i contadini davanti alla macchina fotografica una volta, prima che della civiltà dell’immagine, così da sembrare scontrosi, ma perché essendo il fotografo con le spalle al sole, loro erano abbacinati e intimiditi. Sono vestiti della festa, Francesco con un copricapo a maglia, le due ragazzine hanno la testa coperta non da un velo, ma da una specie di spessa copertina. Un’immagine da folklore.
Giacinta però spicca: è vistosamente la più piccolina di statura, avrà avuto otto anni, ha messo la mano sull’anca con un gesto di imperiosa, innata eleganza, e ci guarda dritto negli occhi, proprio noi. Lo sguardo e la …
(L’articolo è disponibile previo sostegno)