
L’Ultimo tabù
19 Maggio 2008
Se un giornale come il Corriere della Sera dedica un’intera pagina al ragazzino di 14 anni che ha bruciato i capelli di un quasi coetaneo, evocando lo spettro della «pista neonazista» (1) allora qualcosa non va davvero.
Non c’entra nulla il neonazismo con quello stupido ragazzino.
Non perché i riferimenti non ci siano o perché i fatti non siano in qualche modo reali, ma perché invece di scaricare le colpe sociali di tanta gratuita stupidità sul fantasma dell’ «uomo coi baffetti», queste vestali del giornalismo dovrebbero guardarsi allo specchio e chiedersi se l’inaudita carica di violenza che sta fibrillando «la psiche» malata di un numero sempre maggiore di giovani e giovanissimi sia colpa dell’infernale «Nazionalsocialismo di ritorno» o non invece di quel paradisiaco mondo, del quale da servi sciocchi cantano …
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