
Un maestro unico
16 Ottobre 2008
Sarà per tutto questo protestare di insegnanti, ma verso l’alba - insonnia aiutando - m’è venuto alla mente il mio maestro di terza-quinta. L’avevo dimenticato da decenni. Ho detto una preghiera per lui, anche se sono certo che non ne ha bisogno, ma per gratitudine.
Come tutti, avevamo temuto il passaggio alla terza, perchè significava lasciare la maestra ed avere come maestro un uomo; ma non ricordo che il maestro Aldo Prati potesse dirsi severo. Rigoroso direi: dal primo giorno, ci chiarì che non avrebbe tollerato altri pennini che i Mitchell numero 5, piccole lance d’acciaio, tedesche, lisce senza arzigogoli (vietandoci certi pennini a forma di Tour Eiffel di bronzo, i nostri preferiti), e questa precisione nella minuzie fece impressione. Ma rigoroso in un suo modo lieve, sulle nuvole.
Perchè il maestro Prati, benchè ci insegnasse tutte le materie del programma, aritmetica, geografia e …
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