I soldati americani se la svignano dall'Iraq. Disertando.
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Le elezioni tenutesi in Iraq la scorsa settimana, coronate da successo, hanno segnato un grande passo in avanti verso il ritiro delle truppe statunitensi. Ma diversi soldati stanno abbandonando le armi, disertando, perché credono che l'occupazione sia ingiusta.

Secondo il Pentagono, al momento più di 5000 soldati hanno disertato dai loro doveri.

Uno di loro è Andre Shepherd, che ha trovato ospitalità in Germania. Nel 2007, prima del suo secondo dispiegamento in Iraq, Andre ha disertato, pensando che la guerra fosse illegale.

<<Quando è venuto fuori quel rapporto della CIA in cui si diceva che non era stata trovata alcuna arma di distruzione di massa in Iraq, ciò mi ha fatto davvero arrabbiare>>, ha detto Andre, <<Bush e la CIA ovviamente già sapevano che non c'era alcuna arma di distruzione di massa. Ed allora perché abbiamo distrutto Fallujah? Perché abbiamo raso al suolo l'intera città?">>

Andre, che prestava servizio come riparatore di elicotteri Apache, quando la sua unità era tornata alla base militare in Germania, sapeva che non avrebbe più potuto contribuire allo sforzo bellico.

<<Me ne stavo qui pensando: che cosa sto facendo? Quello che faccio è tenere in piedi una macchina da guerra, una bestia letale che uccide gente innocente>>.

Andre aveva detto all'esercito che se ne sarebbe andato in vacanza negli Stati Uniti; ma quello che voleva fare era scappare in Germania. Durante 19 mesi si è tenuto nascosto. Dopo, però, ha deciso di far prendere un corso diverso alle cose. Nel suo caso, l'unica scelta percorribile era la richiesta di asilo.

L'avvocato di Andre, il Dr. Reinhard Marx, sostiene che il diritto internazionale e quello tedesco sono dalla parte di Andre, ma che la battaglia legale sarà tutt'altro che facile.

<<In termini strettamente giuridici, Andre ha delle buone ragioni. Tuttavia, da un punto di vista politico, la cosa è molto più difficile, e il suo caso solleverà un mucchio di problemi. Ciò a causa delle relazioni molto strette che intercorrono fra Stati Uniti e Germania>>, dice il Dott. Marx.

Ciononostante, se le cose gli andranno bene, Andre Shepherd potrebbe essere il primo soldato statunitense a ricevere asilo in un paese europeo. Ciò, d'altra parte, potrebbe anche essere il segnale di una presa di posizione tedesca sulla questione irachena.

Anche se la Germania aveva già bollato la guerra come illegale, essa è tuttora il paese sul quale sono stanziate più truppe: circa 60.000 unità presenti sulle basi dislocate sul suo territorio.

Criss Capps è un veterano della guerra in Iraq. Come molti altri suoi colleghi, anche lui contesta la legittimità dell'intervento americano.

<<Il mio lavoro consiste nel guardare gli Iracheni che riempiono sacchi di sabbia mentre tenendo loro puntato un M16 [un tipo di fucile d'assalto, n.d.t.]. Non mi pare proprio che questo sia il tipo di aiuto di cui l'Iraq ha bisogno>>. Dice anche: <<Quello che sostanzialmente vedo in Iraq, è il saccheggio che si sta perpetrando a danno degli iracheni. Molti americani stanno ammassando un sacco di fortune così>>.

Tim Hubert, della Rete di Supporto ai Militari, dice che circa 80 soldati l'anno contattano la sua organizzazione per capire in che modo possono riuscire ad abbandonare l'esercito. Egli pensa che il caso di Andre potrebbe servire a rompere le dighe per centinaia di altri soldati.

Dice Hubert: <<Penso che se Andre riuscisse ad ottenere l'asilo, ciò sarebbe una speranza per molti soldati che adesso provano il senso di colpa per il fatto di combattere in una guerra che sentono ingiusta. Essi non hanno alcun modo per tirarsi indietro da obblighi di servizio che hanno contratto sì liberamente, ma in base a circostanze che erano completamente diverse>>

Hubert pensa che se Andre non riuscisse ad ottenere l'asilo, potrebbe essere consegnato alle autorità statunitensi. E, se queste decideranno di processarlo per diserzione, André potrebbe addirittura rischiare la pena di morte.

Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di M.


Fonte >  Russia Today | 4 febbraio

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