Il Sole 24 Ore 08 Ottobre 2010
Forze di sicurezza private afghane con legami con i Talebani, le reti criminali e di intelligence iraniane sono state assunte per la difesa delle basi militari americane in Afghanista, esponendo a seri rischi di attacco e confusione nella lotta contro i ribelli, secondo un'indagine della Commissione Difesa del Senato degli Stati Uniti.«La nostra dipendenza dalle agenzie di sicurezza private in Afghanistan è troppo spesso andata a vantaggio dei signori della guerra locali e degli agenti che agiscono fuori da ogni controllo governativo, e contro gli interessi della coalizione» internazionale, ha dichiarato Carl Levin, il presidente della Commissione. «Questa situazione minaccia la sicurezza delle nostre truppe e mette a rischio il successo della nostra missione», ha aggiunto.
La relazione della Commissione difesa del Senato americano rivela in particolare che la società ArmorGroup, una filiale della britannica G4S, ha fatto appello a signori della guerra afgani, tra cui alcuni che "sostengono i talebani", per reclutare guardie di sicurezza private. Mentre il contratto stipulato con l'Esercito dell'Aria Usa era in corso, uno di questi signori della guerra è stato ucciso in un'incursione militare «americano-afgana, compiuta durante una riunione dei talebani proprio nel suo domicilio».
La commissione, che ha studiato più di 125 contratti di sicurezza passati per il Pentagono tra il 2007 e il 2009, ha scoperto «difetti sistematici, anche nella verifica da parte delle società di sicurezza della qualità dell'addestramento ricevuto dal loro personale armato».
D'altra parte, nella relazione viene accolta con soddisfazione la posizione espressa dal comandante delle truppe Usa e della Nato in afghanistan,David Petraeus, che ha ordinato una riforma dei contratti con le agenzie di sicurezza private ed ha avvertito che spese elevate, senza un accurato ed adeguato controllo, possono alimentare la corruzione e l'attività degli insorti.
Fonte > Il Sole 24 Ore