don C. Nitoglia 08 Ottobre 2015
Come difenderci da esso?1] G. Amato, Gender (d)Iistruzione, Verona, Fede & Cultura, 2015; Id. Omofobia o eterofobia? Perché opporsi a una legge ingiusta e liberticida, Verona, Fede & Cultura, 2014; G. Carbone, Gender, Bologna, ESD, 2015; T. Anatrella, Le teoria del gender e l’origine dell’omosessualità, Cinisello Balsamo, San Paolo, 2014; P. Marguerite, Il gender. Una questione politica e culturale, Cinisello Balsamo, San Paolo, 2014; H. Watt, Paper Genders. Il mito del cambiamento di sesso, Milano, SugarCo, 2013; J. Colapinto, Bruce, Brenda e David. Il ragazzo che fu cresciuto come una ragazza, Cinisello Balsamo, San Paolo, 2014. Esistono anche molte videoconferenze sul gender sul sito web www.notizieprovita.it; su face book www.NotizieProVita; molto interessanti quelle dell’avvocato Gianfranco Amato che si trovano sul suo sito https://www.facebook.com/AvvocatoGianfrancoAmatoFenpage.
2] Teoria fantascientifica smentita, oltre che dal buon senso, dalla medicina e dalla neurologica moderne, secondo le quali gli ormoni, i cromosomi, gli organi genitali e i cervelli di maschi e di femmine sono diversi sin dalle prime settimane del concepimento del feto, diversità costatabili con apparecchi tomografici appropriati e mostrate ai genitori (e al pubblico) tramite immagini trasposte in dvd che tutti possono vedere. Cfr. B. Louann, Il cervello dei maschi, Milano, Rizzoli, 2010; Id., Il cervello delle donne, Milano, Rizzoli, 2011. Aristotele scriveva a proposito di coloro che negano l’evidenza: “Eraclito dice di negare il principio di non contraddizione, ma allora perché va a Megara e non se ne sta tranquillo a casa pensando di camminare? E perché non si getta nel pozzo, ma si guarda bene dal farlo proprio come se pensasse che cadere non è lo stesso che non cadere?” (Metafisica, IV, 4, 1008 b). Onde “lo scettico coerente dovrebbe chiudersi nel mutismo assoluto, perché parlare vuol dire avere ed esprimere certezze. Quindi Cratilo finì col tacere e muoveva solamente il dito” (Aristotele, Metafisica, IV, 5, 1010 a). In breve ogni uomo fuori della discussione filosofica è immancabilmente realista e per l’idealista nell’atto di filosofare vale sempre ciò che scriveva Aristotele riguardo ai sofisti del suo tempo: “non si crede a tutto ciò che si dice” (Metafisica, IV, 3, 1005 b). Infatti lo scettico Pirrone “per coerenza si sforzava di non badare ai precipizi, ma, assalito da un cane, si impaurì, ben distinguendo un cane da un agnello” (Diogene Laerzio, Raccolta delle vite e delle dottrine dei filosofi, IX, 2). Ed Aristotele concludeva: “È ridicolo andare in cerca di ragioni contro chi, rifiutando il valore della ragione, non vuol ragionare” (Aristotele, Metafisica, IV, 4).
3] Cfr. L. Bertocchi, Dio & Famiglia. Analisi di una dissoluzione, Verona, Fede & Cultura, 2012.
5] Riguardo all’omosessualità bisogna evitare due errori per eccesso e per difetto. 1°) L’errore per difetto consiste nel ritenerla normale e quindi nel propagandarla; 2°) l’errore per eccesso la ritiene solo una malattia (non un peccato o un vizio) e come tale la vorrebbe curare soltanto con metodi medici e psicoterapeutici, spingendo fortemente l’omosessuale a cambiare orientamento sessuale e a passare all’eterosessualità. Ora 3°) la morale naturale e cattolica insegna che l’omosessualità è un peccato e come tale va sanato con mezzi soprannaturali (confessione, comunione, preghiera, direzione spirituale, astinenza…). Si può ricorrere all’aiuto di un medico cattolico o naturalmente non deviato ideologicamente. Occorre far attenzione, però, a spingere persone fortemente e sostanzialmente omosessuali al passaggio alla eterosessualità poiché essendo e sentendosi omosessuali il matrimonio con l’altro sesso fallirebbe quasi certamente. Vi possono essere cause psicologiche dell’omosessualità (madre possessiva, padre assente, violenze subite nell’infanzia, disturbi mentali che portano ad una sessualità deviata e, viceversa, una sessualità deviata conduce immancabilmente a distorsioni mentali…), le quali possono essere lenite, ma ciò non significa che con la sola medicina l’omosessuale cessi di essere tale e diventi eterosessuale. Infatti l’omosessualità radicata è una “seconda natura”, che non si cambia soltanto con mezzi puramente naturali. Inoltre bisogna tener fermo che l’atto omosessuale è un peccato grave e contro-natura da combattere soprattutto e definitivamente con l’ascesi soprannaturale. In certi casi molto radicati di omosessualità l’astinenza accompagnata dalla frequenza dei sacramenti è più raccomandabile del matrimonio eterosessuale, che in tipologie estreme sarebbe fallimentare. Così pure occorre tener fermo l’insegnamento della Chiesa, la quale ritiene l’omosessualità un impedimento all’Ordine sacro. Quindi bisogna sconsigliare a persone radicatamente omosessuali l’ingresso in religione e soprattutto l’accesso al sacerdozio, che li esporrebbe - con il ministero della confessione e della direzione spirituale - a pericoli di cadute ancor più dolorose dato lo stato di vita in cui sono entrate. Cfr. W. Lenz, Turbe da cause genetiche del differenziamento embrionale del sesso, in “Rassegna mensile di medicina tedesca”, luglio 1960; G. Sbragia, Determinazione e differenziazione del sesso, in “Brevia”, n. 1-4, 1963; L. Palmieri, Diagnosi prenatale del sesso mediante lo studio cromosomico, in “La Riforma medica”, 6. VI. 1964; W. Tobin, Homosexuality and marriage, Roma, 1964; N. Pende, La ghiandola pineale, in “Relazioni clinico scientifiche”, n. 71, 1961; A. Arrighini, De homosexualitate hominum et foeminarum, de morbo, de causiis, de remediis, Napoli, 1949; A. Boschi, La Castità nei candidati al Sacerdozio, Torino, Marietti, 1957, tr. francese, Lyon, Vitte, 1959; Id., Il libri della purezza, Torino, Marietti, 1948; Id., Problemi morali del Matrimonio, Torino, Marietti, 1943.
6] P. Carosi, Corso di filosofia,vol. VII - Etica , Roma, Paoline, 1960, p. 258.
7] Pio XI nell’Enciclica Casti connubi del 1931 ha insegnato che “l’uomo è il capo e il cervello della famiglia, la donna ne rappresenta il cuore”. Infatti è proprio della donna l’istinto materno ed amorevole verso il marito ed i figli, mentre è proprio dell’uomo lavorare, mantenere moglie e figli e far rispettare l’ordine in casa. Il guaio è quando si vuol ragionare col cuore ed amare col cervello. 1°) Il femminismo moderato ha portato la collegialità o la democrazia e in casa ed ha rovinato la famiglia sprofondandola nel caos e nell’anarchia. Infatti ha invertito i ruoli dell’intelletto e della volontà, dando al cuore (o alla donna) la direzione della famiglia, che invece spetta al marito (ossia al capo o al cervello). Non si può conoscere con la volontà a volere con l’intelletto. Ora come un singolo uomo che volesse conoscere con la volontà sarebbe cieco mentre se volesse volere con l’intelletto sarebbe del tutto impotente a muoversi, così una famiglia sarebbe cieca e impotente se invertisse i ruoli tra marito e moglie o tra cuore e cervello. 2°) Il femminismo radicale mettendo l’uomo contro la donna non fa nascere più famiglie e produce aborti, unioni omosessuali, gender e movimenti “L/G/T/B”, distrugge la famiglia e l’individuo, mettendo l’intelletto contro la volontà e viceversa. Infine bisogna dire (senza paura di essere accusati di maschilismo o di autoritarismo antiquato e sorpassato) che in campo sociale/economico il femminismo moderato - avendo tolto la donna dalla casa ed avendola “spostata” nel campo del lavoro - ha portato lo scompiglio nella società civile, producendo una forte disoccupazione degli uomini, lasciando i figli in balìa di se stessi, le donne in compagnia costante dei colleghi ed abitualmente lontane dal marito favorendo, così, il divorzio come “istituzione (in)stabile” della modernità, che rimpiazza la famiglia tradizionale. Infine in campo religioso valgono sempre le parole di S. Paolo: “foeminae in Ecclesia taceant”.
8] L. Troisi, Dizionario della Kabbalah, Foggia, Bastogi, 1998, voce Androgino, p. 40.
9] Cfr. G. Scholem, Le origini della Kabbalà, Bologna, Il Mulino, 1973; Id., La Kabbalah e il suo simbolismo, Torino, Einaudi, 1980.
10] Cfr. M. Eliade, Arti del Metallo e Alchimia, Torino, Boringhieri, 1980.
11] Cfr. J. Libis, L’Androgino e il notturno, Genova, ECIG, 1991; Id., Le Mythe de l’Androgyne, Paris, Berg International, 1980.
12] Cfr. M. Eliade, Mefistofele e l’Androgino, Roma, 1969; R. Alleau, Aspetti dell’Alchimia tradizionale, Roma, Atanòr, 1989; S. Sauveron, Le créateur androgyne, Il Cairo, M. Mariette, 1961.
13] Cfr. A. Schwarz, L’immaginazione alchemica, Milano, La Salamandra, 1979.
14] Cfr. C. G. Jung, Psicologia e Alchimia, Torino, Boringhieri, 1983; L. Troisi, Dizionario dell’Alchimia, Foggia, Bastogi, 1997.
15] Il libro sull’Americanismo a firma di H. Delassus sarà pubblicato dalle Edizioni EFFEDIEFFE di Proceno (VT) entro qualche mese. Raccomando lo studio di questo vero e proprio capolavoro ad ogni persona che voglia capire ciò che sta succedendo attualmente, quali sono le sue origini ed il suo fine.
16] Le quali, se non vanno esagerate con la teoria della difesa della razza pura, che non esiste; non debbono neppure essere distrutte con l’offesa della razza in senso lato o del popolo, che ha una sua peculiarità di lingua, cultura, mentalità e religione.
17] Modernismo e gender: è facile notare (da un punto di vista teoretico) la filiazione della teoria gender dalla dottrina del sentimento e dell’esperienza soggettiva religiosa del modernismo (condannato da S. Pio X, Enciclica Pascendi, 8 settembre 1907) e del neomodernismo (condannato da Pio XII, Enciclica Humani generis, 12 agosto 1950). Inoltre (da un punto di vista etico) l’errore principale, che sta alla base della morale soggettivista e relativista detta “della situazione”, risiede nella teologia modernistica, la quale sostituisce l’io pensante alla realtà oggettiva ed annulla la libertà umana ed il valore delle opere buone oggettive e reali per rimpiazzarle col sentimento morale soggettivistico dell’uomo, che si trova a vivere ed agire in una particolare situazione. La conclusione pratica della morale neomodernistica è che, nelle situazioni particolari e concrete in cui l’uomo si trova a vivere, la situazione soggettiva ha il primato sulla legge morale e diventa, così, la regola dell’agire etico dell’uomo. È la situazione soggettiva che rimpiazza la legge e la morale oggettiva. Perciò se una persona si “sente” donna anche se è nata biologicamente uomo può decidere di cambiar sesso poiché quel che conta è il primato del sentimento soggettivistico. Attenzione quindi a non cader nella trappola di non parlare più di modernismo, di Concilio Vaticano II, di Novus Ordo Missae con il pretesto di occuparsi del gender che sarebbe l’unico problema attuale, mentre è l’ultima conclusione pratica 1°) della post-modernità filosofica e 2°) del modernismo teologico, che hanno trionfato I) col Sessantotto, II) col Concilio Vaticano II e il Novus Ordo Missae. Questa è la tattica attuale della contro-chiesa per distogliere americanisticamente l’attenzione dall’origine filosofico/teologica dei mali pratici che ci affliggono.
18] Cfr. R. Marchesini, E vissero felici e contenti. Manuale di sopravvivenza per fidanzati e giovani sposi, Milano, SugarCo, 2015.
19] Anche qui come non notare l’analogia del gender col modernismo, con la massoneria e con l’esoterismo o occultismo.
20] S. Pio X ha definito il modernismo “coetus clandestinum” ossia “setta segreta” nel motu prorio Sacrorum Antistitum, 1° settembre 1910.
21] Cfr. O’Leary Dale, Maschi o femmine? La guerra del genere, Soveria Manelli (CZ), Rubettino, 2006.
22] Le parole esprimono le idee che rappresentano logicamente la realtà. Quindi cambiando la terminologia si cambia la rappresentazione logica della realtà e implicitamente la realtà stessa, che viene conosciuta diversamente da come è oggettivamente. Kant ha per primo rivoluzionato a 180° la terminologia tradizionale aristotelico/tomistica. Dal veleno del kantismo (cfr. G. Mattiussi, Il veleno kantiano, Monza, 1907) è partita la sovversione attuale che ha rivoluzionato la famiglia, l’individuo nella sua psiche e l’essere umano trans-formato nella sua natura biologica oggettiva. Mao Tse-tung diceva: “rendi gli uomini mezze donne e le donne mezzi uomini, così governerai facilmente su mezze cose”.
23] In Usa vi è stato almeno un caso di un uomo che si è fatto operare per diventare “donna” e poi si è fatto rioperare per ridiventare ciò che era secondo natura, ossia un uomo… mala tempora currunt…
24] Al quale “Lesbiche/Gay/Transessuali/Bisessuali” viene assegnata la formazione degli insegnanti circa l’educazione sessuale alla teoria del gender.
25] Che finanzia con 10 milioni di euro la formazione degli insegnanti sul gender per spiegarlo nelle scuole.
26] Che introduce nella legislazione italiana i moventi di omofobia e trans-fobia come aggravanti di un atto illegale.
27] Per l’introduzione dell’educazione gender nelle scuole e nell’università.
28] Il testo integrale può essere scaricato sul sito web www.fissonline.it/pdf/STANDAROMS.pdf
29] De regimine principum, lib. I , cap. 6.
30] C. Giacon, La seconda scolastica. I grandi commentatori di S. Tommaso, Milano, Bocca, 1944, pag. 98.
31] Diritto naturale e diritto positivo in S. Tommaso, Bologna, ESD, 2000., p. 360.
32] Ibidem, p. 361.
33] Ibidem, p. 369.