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Siamo alle leggi razziali?
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Ricevo questa mail:

Egregio Direttore, la informo, per quanto possa contare, che gli studenti e i lavoratori libanesi iscritti a Hezbollah in Italia potrebbero in queste ore ricevere avvisi di garanzie.  Saranno indagati con l'accusa di incoraggiare il terrorismo e simili.  Un iscritto al Partito di Dio di Roma,  mio conoscente, ne ha appena ricevuto uno. O meglio, è stato portato via dai Carabinieri in caserma...  Se sia già uscito o meno non so. Se potrò la terrò aggiornato con maggiori dettagli.
Distinti Saluti
Lettera firmata


La cosa è di una gravità inaudita. Vìola, inutile dirlo, l’articolo 2 (diritti inviolabili dell’uomo) e 3 (uguaglianza davanti alla legge senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche) della Costituzione.

Ma è peggio: è la conferma, se qualcuno fosse scettico, che Berlusconi ha ridotto l’Italia ad una provincia soggetta ad Israele. Tant’è vero che già si applicano le «norme» e le procedure consuete in Sion: arresti arbitrari e preventivi di musulmani, non sulla base di ipotesi di reato, ma per la pura e semplice adesione ad una religione.

E’ l’applicazione del diritto talmudico. In modo particolarmente vile, com’è tipico di noi italioti: si portano in caserma studenti, mica Nasrallah. Colpevoli di aderire a quello che, in Libano, è un partito politico rappresentato in parlamento e con vasto radicamento sociale.

Ci tenga al corrente delle sorti del suo amico. Non posso che segnalare questa violazione gravissima dei principii elementari della civiltà ai lettori, e magari alla opposizione, così solerte a difendere i diritti dei gay e dei rom. Ah già, l’opposizione non c’è più. Ormai siamo tutti noachici.

Infatti, non si è levata nessuna voce di sdegno per il rogo di Vangeli avvenuto nella città israeliana di Or Yehuda: dove il vicesindaco Uzi Aharon, avuto sentore che in un rione era stata distribuita «propaganda missionaria», ha sguinzagliato gli allievi di una scuola rabbinica: i quali sono andati a raccogliere la «propaganda» casa per casa (erano Vangeli) e li hanno bruciati in piazza. Questo perchè, ha detto il vicesindaco, quei libri «hanno leso i nostri sentimenti religiosi; secondo la nostra ortodossia, un libro che incita contro gli ebrei può essere bruciato».

I testi erano distribuiti da ebrei messianici, che credono in Gesù. Una settimana fa, un pacco esplosivo era stato inviato ad uno di questi ebrei messianici e l’esplosione ha portato all’amputazione del piede del giovane.

Come si vede, il quarto Reich si presenta con tutte le caratteristiche del Terzo: falò di libri «offensivi per la razza eletta», spregio delle religioni altrui, notti dei cristalli, impunità garantita per i violenti razzisti. E polizia che va ad arrestare elementi delle razze inferiori: ora anche in Italia.

Ci hanno insegnato per 70 anni a vigilare contro «il ritorno del nazifascismo», ed eravamo tutti pronti. A condizione che Hitler torni proprio coi baffetti e gli stivaloni di prima. Se torna con i cernecchi unti, il cappello nero e i filatterii fuori dai pantaloni, non lo riconosciamo. O meglio: facciamo finta di non riconoscerlo.

Così un giorno potremo giustificarci: «Abbiamo solo eseguito gli ordini», e «non sapevamo...». Non illudiamoci: con il nostro silenzio, siamo già tutti complici.


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