Lobbista pro-israele: «Ci vuole un false flag per cominciare l’attacco all’Iran»
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Patrick Clawson, esponente del «think tank» ebraico-americano, Washington Institute for Near East Policy, suggerisce apertamente che gli Usa devono provocare l’Iran onde indurlo a sparare il primo colpo. In pratica, il lobbista per Israele propone un attacco «false flag» che ammazzi un po’ di americani... proprio come l’11 settembre 2001. Il Washington Institute for Neare East Policy è un organo influente della lobby ebraica: fornisce parlamentari, governo e media di continue «informazioni» sul Medio Oriente elaborate dalla propaganda israeliana. È una emanazione dell’AIPAC, American Israel Public Affairs Committee, l’organizzazione che controlla i membri del Congresso e la loro rielezione




Traduzione video:

...Francamente penso che i negoziati in fase di crisi siano molto difficoltosi, ed è molto difficile per me immaginare come il Presidente degli Stati Uniti possa portarci alla guerra con l’Iran... il che mi porta a concludere che il modo tradizionale per l’America di entrare in guerra è quello che meglio coincide con i suoi interessi...

Alcuni potrebbero pensare che mister Roosevelt volesse portarci dentro alla Seconda Guerra Mondiale e, non occorre ricordarlo, noi possiamo chiamarla alla maniera di Pearl Harbor... alcuni potrebbero anche sostenere che mister Wilson ci abbia voluto tirare dentro alla Prima Guerra Mondiale… potreste chiamarlo il sistema Lousitania [l’affondamento del transatlantico britannico Lousitania da parte di un U-20 tedesco, ndt ]… alcuni potrebbero pensare che mister Johnson volesse spedire le truppe in Vietnam e che abbia trovato la strada grazie all’episodio del Golfo del Tonchino... e in effetti non siamo entrati in guerra con la Spagna fino a che non è esplosa la USS Maine [1898, guerra ispanico-americana, scatenata dall’esplosione della nave USS Maine, attribuita dalla stampa manipolata alla Spagna e che dopo la guerra risulterà essere dovuta ad imperizia del proprio comandante, ndt] e vorrei evidenziare che mister Lincoln non ci ha condotto in nessun conflitto fino a che Fort Sumter non venne attaccato, motivo per cui ordinò al comandante di Fort Sumter di fare esattamente quelle manovre per le quali la Carolina del Sud fu costretta a reagire [qui si fa riferimento al bombardamento di Fort Sumter, che scatenò la reazione della Carolina del Sud e diede inizio alla guerra di secessione americana, ndt]...

Di fatto, visto che gli Iraniani non accetterebbero compromessi, sarebbe meglio che qualcun altro [non l’America] scatenasse la guerra [...] si potrebbero combinare altri mezzi di pressione insieme alle sanzioni...

Ho ricordato l’esplosione del 17 agosto [dovrebbe riferirsi all’esplosione del 17 agosto di quest’anno a Bagdad, davanti ad un caffè, con 27 morti, ndt]... noi potremmo far alzare la pressione, voglio dire... i sottomarini iraniani si immergono quotidianamente, un giorno uno non torna più su... chi saprebbe mai perché?! [risate]...

Possiamo fare una gran quantità di cose se vogliamo far salire la pressione... questa non è un’affermazione del tipo o questo o quello: o solo le sanzioni possono aver successo o solo le altre cose... [è che] siamo già all’opera con operazioni occulte contro gli iraniani e potremmo essere anche più cattivi.

Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Massimo Frulla



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