1) A. Gemelli - R. Garrigou Lagrange - F. Olgiati - C. Calvetti,
L’enciclica “Humani generis”, testo e commento, Milano, Vita & Pensiero, 1951, fascicolo 1°, p. I.
2) Dizionario di teologia dommatica, Roma, Studium, 4a ed., 1957, p. 137.
3) A. Gemelli…, cit., p. 30.
4) Ivi.
5) Per la filosofia classica e scolastica “a priori” significa ragionamento deduttivo, che dalla causa (prius) arriva all’effetto (posterius), per esempio dalla spiritualità dell’anima giungo alla sua immortalità, in quanto ciò che è spirituale è non composto. Ora, ciò che non è composto non può corrompersi. Quindi, spirituale significa incorruttibile o immortale. Invece colla filosofia moderna e specialmente con Kant “apriorismo” significa un’intuizione intellettiva soggettiva, che precede ogni conoscenza sensibile o esperienza.
6) Ivi.
7) Cfr. Gf. Morra, Il cane di Zarathustra. Tutto Nietzsche per tutti, Milano, Ares, 2013.
8) B. Mondin, La nuova teologia cattolica, Roma, Logos, 1978, p. 195.