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Pedofilia. Un nuovo fronte
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Governi e militari all’estero. Uno scandalo di pedofilia globale. Centinaia di migliaia di vittime. Probabili risarcimenti miliardari.

Miliardi di dollari di risarcimenti saranno forse necessari per il nuovo scandalo di pedofilia che certamente esploderà: il più grande che si sia mai verificato. Se solo i giornalisti non solo del New York Times si interesseranno a cercare la verità.
 
Molti sono dell’opinione che alcuni governi ed eserciti abbiano coperto per secoli le violenze pedofile in tutto il mondo da parte delle proprie truppe.
 
Per i casi degli ultimi cinquanta anni in Vietnam, Italia, Serbia, Kossovo, Filippine, Thailandia, Germania, Iraq, Giappone, Afganistan  le vittime potranno preparare le loro accuse e probabilmente richiederanno risarcimenti miliardari analogamente a quelli richiesti per i casi già giudicati negli USA.
 
Ma mentre la Chiesa ha preso provvedimenti fino a giungere alla tolleranza zero, alcuni governi paiono ignorare la tempesta morale ed economica da risarcimenti che arriverà con le accuse che pioveranno sulle loro teste.
 
Pare che alcuni eserciti e governi abbiano costantemente non solo ignorato, ma tollerato e addirittura organizzato con appositi convogli, la pedofilia su scala internazionale. Fonti non ufficiali ad esempio citano uno dei casi in cui la documentazione è inoppugnabile: la Thailandia. E’ risaputo che migliaia di bambine sono state violentate per anni in questa parte del mondo da parte di militari stranieri. Questo potrebbe essere il più grande caso di pedofilia collettiva del mondo commesso per lo più da parte di militari in vacanza premio.

Potrà succedere come per la Shoah: risarcimenti miliardari a distanza di anni.
 
Migliaia di avvocati sono certamente pronti a presentare nei rispettivi Paesi denunzie di violenze pedofile da parte di militari in missioni all’estero e a richiedere sentenze memorabili e risarcimenti miliardari contro il governo di quei militari. Saranno coinvolti molti Paesi? Non è dato saperlo.
 
Ad ogni vittima che denunzierà la violenza gli Stati interessati dovranno ovviamente garantire assistenza legale ed economica per non essere loro stessi coinvolti nei casi di pedofilia istituzionalmente protetta.
 
Migliaia di giornali, blog, telegiornali, governi saranno pronti ad interessarsi dei casi di denuncia con richiesta di risarcimento che potranno essere presentati non solo dalle vittime ma anche da parenti, figli e nipoti.
 
Sarà un dovere morale per i governi impegnati in azioni militari all’estero risarcire ciascuna vittima per le immani sofferenze umane e psicologiche. Si calcola che saranno centinaia di migliaia le persone che presenteranno accuse e richieste di risarcimento per atti di pedofilia.
 
E’ probabile che in questo scenario molti governi dovranno giustificare l’insabbiamento e l’omertà a tutti i livelli del più brutale tipo di pedofilia: la pedofilia militare di guerra e di pace con tinte razziste nei confronti di bambini e adolescenti inermi.

Il New York Times è stato benemerito nel sollevare lo scandalo ed ha permesso alla Chiesa cattolica di dimostrare la sua determinata volontà di combattere la pedofilia.
 
Ora il New York Times e tutte le testate giornalistiche mondiali dovranno dimostrare altrettanta severità e altrettanta volontà sia di cercare i responsabili di pedofilia nell’esercito, nella diplomazia, nel governo di qualsiasi Paese, sia di risarcire materialmente e moralmente le vittime.
 
Altrimento il marchio della pedofilia resterà attaccato in eterno al governo e all’esercito che rifiuterà cause individuali e collettive, processi  e risarcimenti.
 
Per alcuni governi sarà forse la catastrofe morale più grande senza considerare la catastrofe economica conseguente alle denuce.
 
Interi governi che sono da considerare parte lesa si prepareranno a aiutare le centinaia di migliaia di vittime dei militari pedofili.

Immaginiamo la preoccupazione di alcuni vertici militari e politici per il marchio storico che li bollerà come pedofili organizzati e sistematici. Ma anche la preoccupazione dei ministri del Tesoro per le centinaia di migliaia di cause individuali e collettive in tutto il mondo che coinvolgeranno centinaia di migliaia di vittime, i loro parenti  e gli avvocati contro sedi diplomatiche di governi occidentali. Si prevedono risarcimenti tra i cinquecentomila e il milione di dollari per ciascuna vittima.

Tuttavia di fronte alla verità la loro preoccupazione non interessa alle vittime della pedofilia.
 
Le associazioni antipedofilia ringrazieranno certamente il New York Times per aver posto all’attenzione del mondo il terribile problema della pedofilia e delle responsabilità oggettive di chi era preposto a qualsiasi organizzazione governativa, religiosa o militare.
 
Saranno probabilmente in questo scenario molto meno contenti i cittadini contribuenti di quei Paesi chiamati a pagare per le perversioni pedofile dei loro eserciti e delle protezioni dei loro governi.  Al contrario le associazioni anti-pedofilia ringrazieranno in eterno l’essenziale contributo del New York Times a dare coraggio a tutte le vittime della pedofilia che certamente verranno fuori e saranno certamente risarcite.

Occorre anche considerare che per la pedofilia pare che possa valere molto poco la presunzione di innocenza mentre è certa la assoluta credibilità delle vittime anche a distanza di mezzo secolo. Governi occidentali e vertici militari – indovinate quali! – saranno molto impegnati nei prossimi anni  a difendersi dalle accuse e a pagare certamente risarcimenti miliardari.

Grazie New York Times!

Rocco M.



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