La comunità scientifica
Stampa
  Text size
I due argomenti appena affrontati su questo sito in due diverse traduzioni (L’OMS consiglia: per la salute dei bambini, insegnate loro a masturbarsi... | Premio Nobel per la medicina denuncia l’asservimento delle più note riviste scientifiche), apparentemente differenti, evidenziano con drammatica chiarezza due aspetti dell’infimo livello di degradazione morale a cui la ben identificate mafia di potere globale sta conducendo l’umanità.

Da una parte la pianificazione della corruzione, del degrado morale e della perversione fino dalla più tenera età; dall’altra l’asservimento indiscriminato ormai senza alcun limite e decenza della ricerca scientifica e della medicina alla logica esasperata del potere e del denaro.

Ogni impostura di questi artisti del falso, professionisti della disinformazione, è coperta da una perfetta ipocrisia, per cui la corruzione della gioventù è presentata come affrancamento da medievali inibizioni e radioso progresso.

Per accreditare e imporre il falso nella ricerca e nella pratica medica, hanno creato una nuova divinità, la “Comunità scientifica” detentrice esclusiva della verità, insindacabile, infallibile, dogmatica, cui tutti devono inchinarsi riverenti, pena la scomunica. Chi dissente è eretico, mentre queste sacre, disinteressate e immacolate vestali della ricerca, del pensiero unico, pontificano, e al di fuori di ogni razionalità, logica , evidenza scientifica e documentazione, imponendo attraverso politici corrotti e istituzioni sanitarie asservite terapie spesso non solo inutili ma dannose.

Hanno sostituito il dato di fatto evidente verificabile e documentato – essenza e base della ricerca – con i funambolismi statistici, realtà fittizia e virtuale, con cui le multinazionali fanno “studi clinici” per registrare e commercializzare i farmaci, pubblicando i risultati su conniventi riviste internazionali “ prestigiose”, (spesso di loro proprietà).

Questo spiega anche come questi prestigiosi santuari della ricerca abbiano rifiutato la nostra pubblicazione di 20 casi di carcinomi della mammella non operati né chemio-radiotrattati, che stanno rispondendo bene al MDB con remissione del tumore.

Il pretesto è stato che il lavoro “non è etico” in quanto secondo le “linee guida” della “Comunità scientifica internazionale”, i tumori della mammella vanno regolarmente operati e non è etico guarire un tumore della mammella senza intervento chirurgico, con l’aggravante di evitare chemio e radioterapia.

Una donna – per questi soloni della ricerca – va comunque e sempre mutilata del seno , senza considerare che, malgrado l’uso regolare e consueto della chirurgia nei tumori della mammella, questa patologia rappresenta la prima causa di morte delle donne.

Fortunatamente, una rivista di livello medio-alto ha accettato il nostro studio che probabilmente sarà pubblicato entro l’anno. È evidente che chi controlla le riviste più prestigiose, non solo disinforma sulle reali proprietà terapeutiche di farmaci commercializzati grazie a studi clinici statisticamente manipolati, ma blocca ed ostacola con ogni mezzo il divenire di ricerche che portano ad un reale progresso nella terapia del cancro e al conseguente crollo dei loro fatturati.

Dottor Giuseppe Di Bella




EFFEDIEFFE.com